Regioni e Contratti: La Battaglia per l'Applicazione del CCNL AIOP RSARegioni e Contratti: La Battaglia per l'Applicazione del CCNL AIOP RSA

Le segreterie regionali rappresentano oggi le istanze dei lavoratori cui viene applicato il CCNL AIOP RSA e che versano in una condizione di disparità rispetto ai lavoratori dipendenti che operano nello stesso settore. Tali situazioni non possono persistere e richiedono una ferma presa di posizione anche da parte della Regione Abruzzo.

Abbiamo proclamato uno sciopero per la giornata di mercoledì 27 settembre con l’obiettivo di manifestare il nostro dissenso riguardo a pratiche scorrette di dumping contrattuale e per sostenere i lavoratori dipendenti delle strutture accreditate dalle Regioni. Questi lavoratori svolgono servizi essenziali nella cura dei più fragili e non hanno ricevuto una vera valorizzazione della loro posizione lavorativa da oltre un decennio.

Alla luce di quanto esposto, chiediamo una ricognizione a livello regionale per quantificare l’applicazione del CCNL AIOP RSA nelle strutture che si occupano di fragilità. Inoltre, chiediamo che la Regione intervenga per garantire l’applicazione dei contratti sottoscritti con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. La mancanza dell’elemento della maggior rappresentatività mette il CCNL AIOP RSA in conflitto con le disposizioni previste dall’art. 4 co. 2, lett. r) della legge 23 marzo 2023, n. 33.

Considerando che il DM 19 dicembre 2022 introduce valutazioni dei requisiti per il rilascio dell’accreditamento istituzionale a livello regionale, riteniamo che sia nell’interesse dell’ente prendere iniziative dirette per evitare fenomeni distorsivi. Ad esempio, potrebbe verificare che non venga riconosciuta la stessa remunerazione tariffaria a strutture che, applicando CCNL diversi, generano profitti diversi ed erogano trattamenti salariali diversi.

Pertanto, chiediamo alla Regione Abruzzo di inserire tra i criteri per il riconoscimento dell’accreditamento il rispetto dell’applicazione dei CCNL sottoscritti con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e di revocare l’accreditamento in caso contrario. In questo modo, si garantirebbe un reale contrasto al dumping salariale e contrattuale che finora ha colpito i lavoratori della categoria.

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