Tragedia a Teramo: Figlio Uccide il Padre a Coltellate nella Loro Abitazione

Una tragedia famigliare in Viale Crispi la scorsa notte, quando una violenta lite tra padre e figlio ha avuto un esito tragico. La vittima, Mario Di Rocco, 83 anni, ex capostazione, è stato colpito mortalmente a coltellate dal figlio Francesco, 49 anni, durante una discussione nella loro casa.

 

L’orrore si è consumato all’interno dell’abitazione della famiglia, adiacente alla stazione ferroviaria. Secondo le prime ricostruzioni, la lite è rapidamente sfociata in una violenta aggressione, culminando con Francesco che ha impugnato un coltello da cucina, infliggendo colpi letali al padre, alcuni dei quali alla nuca. L’anziano Di Rocco è crollato nel sangue sulla pavimentazione della cucina.

 

Il personale del 118 è intervenuto prontamente, unitamente alle forze dell’ordine allertate da vicini che hanno sentito le grida strazianti provenire dall’abitazione. Trasportato d’urgenza all’ospedale Mazzini di Teramo, Mario Di Rocco è stato dichiarato morto nel corso della notte.

 

Il figlio Francesco è stato rintracciato nelle vicinanze dell’abitazione ed è stato immediatamente trattenuto in caserma. Questa mattina è stato formalmente arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Le indagini sono ora sotto la supervisione del sostituto procuratore Monia Di Marco, che sta cercando di gettare luce su questa drammatica tragedia famigliare. La comunità di Viale Crispi è rimasta sconvolta da questo episodio, che ora è al centro di un’inchiesta in corso da parte delle autorità competenti.

La ricostruzione dei fatti fatta dalle forze dell’ordine 

La tragedia è avvenuta attorno alle 23. Padre e figlio hanno litigato per l’ennesima volta (anche se i litigi non erano mai degenerati, e non c’erano mai state segnalazioni alle autorità), sembra a causa di un rimprovero riguardante il disordine causato dal figlio più giovane. La reazione è stata inaspettata e estremamente violenta. Francesco ha preso uno dei coltelli da un cassetto della credenza e ha colpito alla cieca il padre, che ha cercato di allontanarsi per sfuggire alla rabbia del figlio. Lo ha pugnalato più volte, soprattutto tra nuca e schiena. Mario è crollato a terra in una pozza di sangue. Successivamente, Francesco ha riposto il coltello e ha preso il suo cellulare, con il quale ha chiamato il 118 per chiedere i soccorsi, per poi mettersi a pulire il pavimento, cercando di rimuovere le tracce di sangue.

Quando l’ex capostazione è giunto in ospedale, al Mazzini, era in condizioni critiche. Gli operatori sanitari hanno fatto il possibile per salvarlo, ma purtroppo la situazione era irrimediabilmente compromessa. L’anziano genitore è spirato attorno alle 4 del mattino. Francesco, che tutti sottolineano avere un carattere mite ma con qualche problema psicologico, è ora considerato un omicida. Lo stato di fermo è stato trasformato in arresto in flagranza di reato per omicidio volontario aggravato dal grado di parentela. Il magistrato, il pm Monia Di Marco, ha nel frattempo ordinato l’autopsia sulla salma di Mario Di Rocco.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *