Attentato a Bruxelles: Due Morti nei Pressi di Place Sainctelette. Ecco chi è il presunto attentatore.

Nelle prime ore di questa sera, Bruxelles è stata sconvolta da una sparatoria avvenuta poco dopo le 19, nei dintorni di Place Sainctelette, situata vicino al centro cittadino. Secondo i media belgi, al momento sono stati confermati due decessi, entrambi di nazionalità svedese, apparentemente diretti allo stadio per la partita Belgio-Svezia. Su piattaforme social circola un video che documenta l’incidente, nel quale si può chiaramente sentire e vedere il colpevole aprire il fuoco con un’arma presumibilmente di tipo Kalashnikov. Pedoni e automobili cercano disperatamente di allontanarsi dalla scena. L’aggressore ha gridato “Allah Akbar,” un grido spesso associato agli attacchi di estremisti islamici, prima di aprire il fuoco contro le vittime, per poi darsi alla fuga su uno scooter. L’individuo sembra essere stato facilmente identificato grazie all’abbigliamento distintivo: indossava una giacca arancione fluorescente, come evidenziato in foto scattate da un residente del luogo colpito. Si presume che l’aggressione sia avvenuta all’interno dell’atrio di un edificio, con l’aggressore che ha successivamente puntato l’arma contro due persone a bordo di un taxi.

Il Presunto Attentatore e le Sue Rivendicazioni

 

I media belgi già diffondono il nome del presunto attentatore, Slayem Slouma, facilmente identificabile proprio per il suo giubbotto arancione fluorescente indossato durante l’attacco. Questo stesso indumento è stato mostrato in un video successivamente condiviso sulla sua pagina Facebook. Nel filmato, Slouma appare con uno sguardo fisso verso la telecamera e un tono concitato, mentre rivendica la responsabilità dell’attacco e si dichiara “appartenente allo Stato islamico”. Si vanta di aver ucciso dei “miscredenti” e afferma di aver sparato per “vendicare i musulmani”. Nel video, Slouma collega la sua azione a un recente incidente avvenuto domenica a Chicago, quando un bambino musulmano è stato pugnalato. “Se fosse stato un cristiano, lo chiameremmo un atto di terrorismo e non semplicemente un crimine brutale,” dichiara Slouma. Attualmente, l’individuo è in fuga, mentre le autorità belghe stanno conducendo attivamente le operazioni di ricerca. È probabile che le due vittime dell’attacco, che indossavano magliette della nazionale svedese, si stavano dirigendo verso lo stadio Re Baldovino, dove era in programma la partita Belgio-Svezia, una partita di qualificazione per gli Europei di calcio 2024.

 

Notizia in aggiornamento

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