Sequestrati Quasi 2 Milioni di Euro alla moglie e suocera di Soumahoro. In 4 anni i milioni di euro scomparsi sono 28Sequestrati Quasi 2 Milioni di Euro alla moglie e suocera di Soumahoro. In 4 anni i milioni di euro scomparsi sono 28

La Guardia di Finanza ha fermato anche un figlio della suocera del deputato: «Gli ospiti vivevano in condizioni che violano i diritti dell’uomo». Il deputato: «Prendo atto»

Scandalo coop e migranti, arrestate Liliane Murekatete e Marie Therede Mukamatsindo, moglie e suocera del parlamentare Soumahoro. Lui: “Io estraneo”. Sequestrati quasi 2 milioni di euro

 

Agli arresti domiciliari la moglie Liliane Murekatete e la suocera Marie Therede Mukamatsindo del parlamentare Aboubakar Soumahoro. È quanto disposto dal gip di Latina nell’ambito della gestione di cooperative che si occupavano della gestione di migranti e di minori non accompagnati nella provincia di Latina. Le misure sono state effettuate dalla Guardia di Finanza. E pronta sono arrivate le dichiarazioni di Soumahoro: «Prendo atto della misura applicata a mia moglie Liliane, null’altro ho da aggiungere o commentare, se non che continuo a confidare nella giustizia. Ribadisco, come è agli atti, la mia totale estraneità a tutto e chiedo nuovamente di rispettare la privacy di mio figlio». Nell’indagine sono stati sequestrati quasi 2 milioni di euro (1.942.684,18 per la precisione).

 

Oltre alle due donne, i militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione a una terza misura cautelare, l’obbliga di dimora, per un figlio della suocera del deputato. Le misure riguardano, quindi, appartenenti al consiglio di amministrazione della cooperativa sociale integrata “Karibu”. Nei loro confronti le accuse sono, a vario titolo, di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. La Gdf, coordinata dalla procura di Latina, ha effettuato inoltre un sequestro preventivo a fini di confisca, anche per equivalente, del profitto del reato nei confronti degli indagati.

 

«Le cooperative Karibu e Consorzio agenzia per l’inclusione e i diritti Italia (in sigla Consorzio a.i,d. italia), nonché la Jambo Africa (per il tramite della Karibu) hanno percepito ingenti fondi pubblici (dal 2017 al 2022, circa 28 milioni di Euro) da diversi Enti (Prefettura, Regione, Enti locali etc.) destinati a specifici progetti o piani di assistenza riguardanti i richiedenti asilo e i minori non accompagnati, fornendo tuttavia un servizio inadeguato e comunque difforme rispetto a quello pattuito» spiega una nota della Gdf.

 

Procura Latina ha contestato agli indagati: il sovrannumero di ospiti, alloggi fatiscenti con arredamento inadeguato, condizioni igieniche carenti e riscaldamento assente. Nelle strutture la Guardia di Finanza hanno, inoltre, riscontato carenze nell’erogazione dell’acqua calda, nella conservazione delle carni e scarsa qualità del cibo. Gli ospiti vivevano «in condizioni offensive dei diritti e della dignità degli uomini e delle donne, aggravate dalla condizione di particolare vulnerabilità dei migranti richiedenti protezione internazionale» scrive la Procura. I soldi destinati all’accoglienza erano in realtà «utilizzati per spese varie» quali alberghi, ristoranti, abbigliamento di lusso, accessori e gioielli.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *