Che cosa sono i kibbutz?Che cosa sono i kibbutz?

Kibbutz in Israele: Comunità Agricole e Principi Fondamentali

I kibbutz in Israele rappresentano un’interessante forma di comunità agricola nata all’inizio del Novecento. Questi villaggi sono caratterizzati dalla democrazia diretta e dalla condivisione dei beni, che costituiscono la base del loro funzionamento. È importante notare che, purtroppo, in passato sono stati oggetto di attacchi da parte di gruppi come Hamas.

Definizione dei Kibbutz

Il termine “kibbutz,” che significa “riunione” in ebraico, si riferisce a piccoli villaggi israeliani autosufficienti. Qui, si pratica una vita fondata sui principi della condivisione dei beni e della democrazia diretta. Questi insediamenti nacquero all’inizio del Novecento come comunità agricole in cui i membri gestivano il territorio seguendo pratiche comunitarie.

All’interno dei kibbutz, si mangia e si cucina in comune, e si promuove una totale uguaglianza di genere. Gli uomini e le donne godono degli stessi diritti e, fino a pochi anni fa, ricevevano stipendi paritari per il lavoro svolto. Le attività dei membri dei kibbutz spaziano dalla coltivazione dei campi all’operato nelle fabbriche interne, con alcuni che si dedicano all’educazione dei minori. Il numero dei membri in un kibbutz può variare da un centinaio a un migliaio.

Economia e Cambiamenti

Tutti i profitti generati dai membri della comunità vanno in un fondo collettivo destinato al sostentamento del kibbutz. Inizialmente finanziati dal Fondo Nazionale Ebraico, a partire dagli anni Settanta, i kibbutz hanno subito processi di privatizzazione a causa di debiti accumulati e dell’evoluzione delle città israeliane. Questa trasformazione ha influenzato l’aspetto e la gestione dei kibbutz. In effetti, oggi alcuni di essi sono stati adattati per ospitare turisti, con la possibilità di prenotare pernottamenti tramite internet.

Origini e Contributi dei Kibbutz in Israele

L’idea dei kibbutz è da attribuire al movimento sionista, nato con l’obiettivo di creare uno stato ebraico in Palestina. Il Fondo Nazionale Ebraico ha svolto un ruolo centrale nell’istituzione di queste comunità. Il Fondo fu creato a Basilea nel 1901 con lo scopo di acquistare terreni in Palestina per agevolare il trasferimento delle comunità ebraiche. Sin dall’inizio del Novecento, il Fondo e i membri dei kibbutz sono stati impegnati nella bonifica e nel rimboschimento delle terre su cui sono sorte le comunità agricole. Molte di queste terre erano in origine paludose o aride e richiedevano lavori prolungati prima di poter essere coltivate. Il primo kibbutz, chiamato Degania Aleph, è stato fondato nel 1909.

A partire dal 1948, anno della dichiarazione di indipendenza dello stato di Israele, i kibbutz hanno offerto rifugio a migliaia di ebrei provenienti da tutto il mondo in fuga dalle violenze della Seconda guerra mondiale. Come afferma l’Agenzia Ebraica israeliana, nel corso degli anni, i kibbutz hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della produzione e della cultura israeliana. Nel 1960, ospitavano il 4% della popolazione del paese. Oggi, ci sono circa 270 kibbutz, che ospitano complessivamente 125.000 persone.

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