Andare a Cavallo e Tornare a Piedi: Una Metafora per la Leadership nei Sindaci Andare a Cavallo e Tornare a Piedi: Una Metafora per la Leadership nei Sindaci

La leadership è una sfida impegnativa, specialmente per chi ricopre ruoli di rilievo come i sindaci. L’idea di poter guidare la propria amministrazione in modo senza intoppi può sembrare allettante, ma spesso la realtà li costringe a una ritirata. Molti sindaci iniziano il loro mandato con ambizioni grandiose e visioni audaci per la loro comunità. Pensano di poter apportare rapidi cambiamenti e risultati positivi senza problemi, talvolta ignorando, irridendo o sottovalutando gli avversari. Questa sicurezza può derivare da un forte consenso elettorale o dall’entusiasmo iniziale. Tuttavia, il mondo politico e amministrativo si rivela spesso molto più complesso di quanto immaginato. I sindaci non sono soli nelle loro sfide di leadership. Condividono il palcoscenico con altri leader locali che hanno obiettivi e visioni differenti, e in questa competizione emergono le vere qualità di leadership. Le sfide quotidiane, la lotta con altri sindaci e la presunzione iniziale di poter “andare a cavallo” mettono alla prova i sindaci e permettono di vedere le loro vere qualità di guida. La capacità di ascoltare, adattarsi, collaborare e perseverare diventano fondamentali per il successo. I sindaci che riescono a far emergere queste qualità spesso raggiungono risultati significativi per le loro comunità.

 

In conclusione, la metafora di “andare a cavallo e tornare a piedi” si applica perfettamente alla leadership dei sindaci. L’iniziale fiducia può ispirare grandi idee, ma è nel confronto con la realtà e nella competizione con altri leader che emergono le vere qualità di guida. I sindaci che mantengono l’umiltà, l’adattabilità e la determinazione sono coloro che possono guidare le loro comunità verso un futuro migliore.

 

Se su sette, quattro pareggiano (Martinsicuro, Alba Adriatica, Giulianova e Silvi), due crescono (Pineto e Tortoreto) e uno perde (Roseto Degli Abruzzi), una riflessione va fatta.

 

 

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